Accadde Oggi – Bertolt Brecht

Proprio stamane, affrontando la spiegazione della Repubblica di Weimar e l’ascesa del Nazismo con i ragazzi di 5^, ho evocato Bertolt Brecht.

foto Bertolt Brecht

Bertolt (dapprima Eugen Berthold Friedrich, poi mutato in Bertolt) Brecht nasce ad Augusta il 10 febbraio 1898 (morirà nel 1956). E’ considerato il più influente drammaturgo, poeta e regista teatrale tedesco del XX secolo. In esilio durante il nazismo, ne ho parlato con i miei allievi affrontando la tematica del rogo dei libri.
Ringrazio la già citata “sentinella del tempo” su Twitter, @VittorioCataldi, per varie riflessioni brechtiane, postate oggi, che puntualmente riprendo:

Ci sedemmo dalla parte del torto, visto che tutti gli altri posti erano occupati. [una delle mie preferite]
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Segavano i rami sui quali erano seduti e si scambiavano a gran voce la loro esperienza di come segare più in fretta.
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Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.
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Tutti cercano la fortuna che è alle spalle di chi corre.
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Nelle epoche della più grave oppressione si fa generalmente un gran parlare di grandi e di nobili temi.
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Chi non è stato partecipe delle buona sorte dei potenti, spesso è partecipe delle loro disgrazie.
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Al signor K. chiesero cosa stesse facendo. “Sto lavorando duro per preparare il mio prossimo errore.”
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Troppo faticoso soccorrere me stesso e il prossimo.
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Per chi sta in alto discorrere di mangiare è cosa bassa. Si capisce: hanno già mangiato.
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Nulla odio più del profondo scontento per le cose che non possono cambiare.
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L’ingiustizia oggi cammina con passo sicuro. Gli oppressori si fondano su diecimila anni. La violenza dice, così resterà.
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Ritornando a ciò di cui abbiamo parlato oggi in aula, penso che il seguente scritto possa far riflettere…

Il rogo dei libri (traduzione di F. Fortini)
Quando il regime ordinò che in pubblico fossero arsi
i libri di contenuto malefico e per ogni dove
furono i buoi costretti a trascinare
ai roghi carri di libri, un poeta scoprì
– uno di quelli al bando, uno dei meglio – l’elenco
studiando degli inceneriti, sgomento, che i suoi
libri erano stati dimenticati. Corse
al suo scrittoio, alato d’ira
e scrisse ai potenti una lettera.
Bruciatemi!, scrisse di volo, bruciatemi!
Questo torto non fatemelo! Non lasciatemi fuori! Che forse
la verità non l’ho sempre, nei libri miei, dichiarata? E ora voi
mi trattate come fossi un mentitore! Vi comando:
bruciatemi!
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Altri aforismi (in ordine sparso):
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili. (da In morte di Lenin)
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Sventurata la terra che ha bisogno d’eroi. (da Vita di Galileo)

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