De Amicitia

L’amicizia non è altro che un’intesa sul divino e sull’umano, congiunta a un profondo affetto. Eccetto la saggezza, forse questo è il dono più grande degli dei all’uomo. (Marco Tullio Cicerone)

fiori

«[…] E pur racchiudendo l’amicizia molti ed enormi vantaggi, tuttavia essa certamente è superiore a tutte le cose, poiché ci fa brillare innanzi una lieta speranza per l’avvenire e non permette che gli animi si scoraggino o si abbattano.
[…] Un dio ci strappa dal consorzio umano e ci isola in qualche luogo; qui, fornendoci senza risparmio ogni cosa necessaria alla natura umana, ci priva completamente della possibilità di vedere un altro essere umano. Chi sarebbe così duro da sopportare una vita simile? A chi la solitudine non toglierebbe il frutto di ogni piacere?
Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Archita di Taranto (l’ho sentito ricordare dai nostri vecchi che, a loro volta, riportavano il racconto di altri vecchi): “Se un uomo salisse in cielo e contemplasse la natura dell’universo e la bellezza degli astri, la meraviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più intensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché non avrebbe nessuno cui comunicarla.” Così la natura non ama affatto l’isolamento e cerca sempre di appoggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più dolce quanto più caro è l’amico.» (Marcus Tullio Cicero, Laelius de amicitia)

Dedicato alle amiche e agli amici che il 25 luglio mi hanno ricordato nei loro pensieri e mi hanno augurato Buon Compleanno!, in tanti modi e con tanto tanto affetto. Grazie!



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