Buon Anno Scolastico

libertà

«You see things as they are and ask, “Why?”
I dream things as they never were and ask, “Why not?”»

«Tu vedi cose che esistono e ti chiedi “Perché?”
Io sogno cose mai esistite e mi chiedo: “Perché no?”» (George Bernard Shaw)


«[…] Affinché avessero una possibilità di farcela, occorreva reinsegnare loro il concetto stesso di sforzo, restituire loro il piacere della solitudine e del silenzio, e soprattutto il controllo del tempo, quindi della noia.

[…] Chi erano i miei allievi? Alcuni di loro il genere di allievo che ero stato io alla loro età e che si trova un po’ in tutti gli istituti dove approdano i ragazzi e le ragazze eliminati dai licei rispettabili. Molti erano ripetenti e avevano scarsa stima di se stessi. Altri si sentivano semplicemente tagliati fuori, esclusi dal sistema. Alcuni avevano perduto del tutto il senso dello sforzo, della durata, della costrizione, insomma dell’impegno; lasciavano semplicemente che la vita se ne andasse, dedicandosi, a partire dagli anni Ottanta, a un consumismo sfrenato, non sapendo avvalersi di loro stessi e affidandosi solo a ciò che era loro estraneo (la riflessione di Rousseau, trasferita sul piano materiale, non li aveva lasciati indifferenti).
E tutti, ovviamente, erano casi particolari.» (Daniel Pennac, Diario di scuola)


«Non li deludete. Date loro un giorno indimenticabile. Non chiedete delle loro vacanze, non raccontate le vostre. Fate lezione: con un amore con cui non l’avete mai fatta. Preparate oggi quella lezione. E’ domenica e avete ancora qualche ora. Stupiteli con un argomento che desti la loro meraviglia. Uccideteli di meraviglia! E’ dallo stupore che inizia la conoscenza, diceva Aristotele e nulla è cambiato. Annichilite i grandifratelli, gli uominiedonne. Superateli in share con le vostre lezioni. Rinnovate in voi lo stupore. Spiegate loro l’infinito di Leopardi anche se non è nel programma, fateglielo toccare questo infinito di là dalla siepe dei banchi. Raccontate loro la vita e la morte di una stella. Descrivete loro la sezione aurea dei petali di una rosa e il segreto per cui la si regala al proprio amore. Stupitevi. Stupiteli. Fatevi brillare gli occhi, fate vedere loro che sapete perché insegnate quella materia, che siete fieri di aver speso una vita intera a imparare quelle cose, perché quelle cose contengono il mondo intero.»
Per la riflessione (bellissima) nella sua interezza ->
***”Primo giorno di scuola: stupitevi, stupiteli.” (dal blog “Prof 2.0 di Alessandro D’Avenia)





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